Transenne, tag, sosta selvatica

mercoledì 30 novembre 2011


E' il centro storico di Roma! Da dove cominciare? Guardate che belle quelle scritte "artistiche" spruzzate direttamente sul travertino di un palazzo storico appena restaurato con i soldi pubblici. Guardate i motorini piazzati dove capita, tranquillamente adagiati in sosta selvatica. E guardate in che modo animalesco e selvatico sono state piazzate queste transenne, a zigzag, addirittura tagliando in due una striscia pedonale. Sembra l'allestimento di una festicciola dell'asilo. Ma a che cazzo serviranno? Non lo sappiamo. Fatto sta che il centro di Roma è infestato da animali (con tutto il rispetto per gli animali veri) e va liberato al più presto.

Non basta ripulire



Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e così anche i cani randagi. Nello specifico, il centro storico appena ripulito è di nuovo invaso da centinaia di migliaia di scritte. Cancellare le nuove scritte entro 24 ore, e sbattere in galera questi animali che attentano a un patrimonio dell'umanità intera!

Bancarellopoli a Piazza dei Cinquecento

martedì 29 novembre 2011


Le banchine al capolinea degli autobus sono invase dalle bancarelle di vestiti e dai camion bar (notare i clienti, una comitiva di turisti, assiepati sulla carreggiata, mentre l'autobus gira per fermarsi) e per arrivare alla stazione bisogna passare in mezzo a un mercatino abusivo con scatole di cartone e venditori che assillano i passanti (nella terza foto, sulla destra, si possono riconoscere le recinzioni del cantiere per lo snodo della metro A-B). Da notare anche la palina del capolinea provvisorio del 170: foglio di stampante attaccato sopra il tabellino e adesivi abusivi. (Les)

Il fogliaccio burino fa capire benissimo che razza di gente siamo. Basta una pioggerellina leggera per farlo macerare e renderlo illeggibile, ma a questo nessuno ha pensato. Sulle bancarelle stendiamo un velo pietoso: sono semplicemente raccapriccianti. Nemmeno nei paesi del terzo mondo si assiste a simili scene di peracottaggine e inciviltà. Ah, un'ultima cosa: leggetevi questo illuminante articolo. Grazie a Les per la segnalazione e per le foto.

I giardini davanti all'Università

lunedì 28 novembre 2011


Passeggiare per i giardinetti antistanti l'Università di Roma Tre è come trovarsi in una Baghdad post bombardamento. Un senso di desolazione assoluta. Ovunque sfascio, ovunque monnezza, panchine divelte, giochi sradicati dal terreno e buttati per terra. Un orrore indicibile. Prima non era così. Prima c'era una squadra di operatori privati addetta al decoro di questo parco. Prima in questo parco ci andavo a mangiare la pizza in compagnia della mia ragazza. Ecco com'era prima, meno di tre anni fa. Da allora sembra passato Attila. Guardate com'è ridotto oggi. Guardate che schifo.

Le giungle pubbliche di Roma



Ecco in che condizioni di ignobile degrado si trovano i giardinetti pubblici di Roma. Guardate che schifo. Perfino ai ratti farebbe senso venire a rosicchiare qualcosa in questa giungla dell'inciviltà romana. Un cimitero di bottiglie, sacchi, piatti di plastica, assorbenti e lattine. Guardate bene la foto, intorno ad ogni panchina c'è un vero e proprio contorno di monnezza. Uno schifo indicibile. Una vergogna assoluta. Siamo un popolo di animali selvatici.

United Blogs Against Cartellopoli

venerdì 25 novembre 2011


Anche Riprendiamoci Roma aderisce all'appello di NoiRoma a pubblicare oggi una foto contro i cartelloni abusivi. Questa l'abbiamo scattata a Largo Gaetano la Loggia. Un quartiere bellissimo, ricco di verde, deturpato da un colossale monumento al cattivo gusto, che si insinua volgarmente come un piede di porco impallando totalmente la vista sulle belle alberature di Via dei Colli Portuensi. Come si può vedere chiaramente da Streetview, appena 3 anni fa questo cartellone non c'era! E' un "regalo" gentilmente offerto ai romani da questa amministrazione. Lo steso Bordoni che organizza patetici e squallidissimi teatrini elettorali con telecamere al seguito per liberare una piazzola UNA da una selva di cartelloni è lo stesso responsabile di questo scempio IN TUTTA ROMA. Ogni angolo di Roma è invaso da questi monumenti di merda! La stessa amministrazione che nei siparietti alla Cetto Laqualunque (ispirati al peggior veltronismo) si spaccia per paladina anti-cartellone selvatico è la stessa che proprio ieri ha bocciato la Delibera di Iniziativa Popolare, firmata, sottoscritta e appoggiata da 10mila romani! Dunque il parere di 10mila romani non conta un cazzo, viene letteralmente preso, gettato nel cesso e tirato lo sciacquone. Ma la gente deve iniziare a sapere. Parlando con la gente che passava e con i commercianti dello slargo, abbiamo raccolto parecchie osservazioni interessanti. Alcuni di questi (parecchi) non si erano nemmeno accorti del nuovo cartellone abusivo, ma tutti, e sottolineo TUTTI, si sono accorti dell'impressionante invasione di nuovi cartelloni per tutta Roma negli ultimi due-tre anni.

Vivere nella selva romana

giovedì 24 novembre 2011


Dev'essere davvero un'esperienza mozzafiato affacciarsi da quella finestra. Che belli questi palazzi decorati dagli artisti di strada. Magari questi appartamenti costano pure uno sproposito. Fai un mutuo che ti dissangua per 30, 40 anni, e poi accetti che la tua casa venga barbarizzata così. In un paese civile tutto questo non verrebbe mai accettato. Ma noi, si sa, siamo bestie.

Lavorare nella selva romana



Ma non ti vergogni a gestire un locale simile? A mostrare ai tuoi clienti un simile spettacolino? Ma perché i romani accettano passivamente tutto questo? Ma in che città di animali viviamo I taggaroli continuiamo a definirli "artisti", anziché sbatterli in gabbia. Ecco i risultati.

Cartellopoli: L'inchiesta di Repubblica

mercoledì 23 novembre 2011


Una pagina intera di dossier. Così Repubblica denuncia il più grave stupro perpetrato ai danni della città di Roma degli ultimi 20 anni. Uno scempio inaudito, finalmente sbattuto in faccia ai lettori, romani e non. E' bene che la gente sappia cosa c'è dietro questo scandalo inaudito. E' bene che si sappia di chi sono le responsabilità. E' bene che si sappia chi ha favorito o "lasciato fare". Si scoprono tante cose da questo dossier. Come la minaccia di morte a Daniela Valentini, ex Assessore alle Affissioni nella prima giunta Veltroni, di cui non sapevamo nulla. L'ennesima minaccia di morte, in puro stile mafioso. Ebbene, a questa gente che devasta Roma e minaccia di morte sindaci e assessori, è stato concesso campo libero. Gli è stata apparecchiata la tavola, gli è stata sostanzialmente regalata la città. E ancora nessuno è stato in grado di individuare i responsabili dello scempio e di rimuoverli dal loro incarico. E di fargli pagare tutto. A queste persone si consente di organizzare ignobili, disgustosi teatrini elettorali. Guardatevi il video, e leggetevi questo magnifico dossier, frutto di un lavoro giornalistico attento e accurato. Leggete e diffondete. Tutti devono sapere.

Sosta selvatica, una città allo sbando



Sosta selvaggia Via Monte Meta e Circonvallazione Trionfale. Les.

Il problema della sosta selvatica va risolto in maniera radicale. Troppo spesso abbiamo visto vigili che davanti a simili scene di primitivismo della civiltà alzano le spalle e passano oltre. Se non si fanno le multe, non si risolverà mai il problema. TARTASSIAMO GLI UNNI!

Una delle tante discariche cittadine

martedì 22 novembre 2011


Il cartello sul portone recita "proprietà privata". All'interno un orrendo edificio in rovina, completamente circondato da una vera e propria discarica di rifiuti. Fuori, due megacartelloni oscurano le finestre (?) del suddetto immobile in rovina, a completare un quadretto di degrado urbano indegno di un paese del terzo mondo. Siamo in Via Aurelia, poco oltre Piazza Irnerio. A meno di 20 metri dalla sede del Municipio. Le immagini riprese da streetview testimoniano che questa discarica stava già lì quando fu riprese dalla telecamera di google maps, ossia all'incirca 3 anni fa. In 3 anni non è cambiato nulla. Ci chiediamo: chi è il proprietario di questo immobile in rovina? Perché nessuno ha chiesto conto al proprietario di questo abominevole scempio? Tutto questo accade a Roma, e solo a Roma (o in Italia, che dir si voglia). L'unico paese al mondo in cui un privato può tranquillamente ridurre una sua "proprietà" (?) a una sorta di discarica senza che nessuno gliene chieda conto.

Roma è casa nostra: rispettiamola!

lunedì 21 novembre 2011


Giovedi scorso, presso l'Aranciera di Porta Metronia, si è tenuta una importantissima riunione per il decoro urbano. Un vero e proprio "Decoro Day", organizzato da Marco Visconti (Assessore all'Ambiente) in collaborazione con Michele Ruschioni di NoiRoma.it (che ha coadiuvato le interviste ai blogger). Una iniziativa di grandissimo spessore lungamente attesa da tutti noi blogger. Per la prima volta il Comune, nella persona dell'Assessore all'Ambiente, ha invitato il popolo della rete e dei volontari antidegrado per discutere di decoro urbano. E lo ha fatto fornendoci la possibilità di esporre i nostri progetti e le nostre idee. Di avanzare le nostre richieste al Comune e di presentare la nostra la nostra visione di città.

All'iniziativa hanno aderito diversi blog, da Miglioraroma a Roma fa Schifo, da Malaroma a Mobilità Roma, Bici Roma, Delle Vittorie, ecc. La richiesta avanzata da noi di Riprendiamoci Roma è una sola. Chiediamo che venga allestita una struttura in grado di fornire legittimità, assistenza, patrocinio e copertura legale ai volontari antidegrado. Un'associazione che semplifichi ogni genere di procedura, alla quale i blogger e volontari antidegrado possono rivolgersi, offrendosi come appoggio alle iniziative delle varie squadre del decoro urbano o proponendo loro stessi interventi strategici, nel quadro di una collaborazione generale e di un arricchimento reciproco. Noi blogger e volontari abbiamo voglia di FARE. Vogliamo contribuire a migliorare la nostra città, e vogliamo farlo come volontari, SENZA RICEVERE UN EURO. Ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di una struttura che si occupi di legittimarci e di orientarci nei meandri oscuri della burocrazia (permessi, autorizzazioni e quant'altro). Chiediamo solo che ci venga risparmiato tutto questo, per non dover più spendere tempo ed energie preziose nei dettagli legali e organizzativi-burocratici (che pure sono importantissimi). Noi siamo a totale disposizione per combattere il degrado e contribuire a migliorare la qualità della vita e il decoro della nostra città.

Ipse Dixit: "la mafia cartellonara"

venerdì 18 novembre 2011


Per la seconda volta Alemanno parla di mafia cartellonara (tempo fa aveva parlato più genericamente di "racket"). Tra le due interviste sono passati nove mesi e non si è fatto quasi nulla. Alcuni impianti sono stati rimossi, o forse riposizionati, alcuni altri sono spuntati dal nulla. La situazione resta di totale emergenza e le responsabilità sembrano ormai acclarate. In un'intervista Onorato dell'UDC sostiene che la disastrosa invasione dei cartelloni è stata causata dalla maxisanatoria del 2009, chiamando in causa direttamente questa amministrazione. La Delibera di Iniziativa Popolare proposta dal Comitato Promotore e firmata da 10mila romani, su cui i Municipi hanno espresso parere favorevole quasi all'unanimità, è bloccata e la sua discussione viene continuamente rimandata. Dunque, come è possibile predicare la lotta contro i cartelloni abusivi senza alcuna ammissione di responsabilità e senza poi operare in maniera coerente con le proprie affermazioni? Come si può risultare credibili se si parla bene ma si razzola malissimo? Intanto il blog Cartellopoli avvisa: "Stiamo lavorando come matti sulla stampa estera, e non possono credere ai loro occhi". Benissimo, è ora che questa storia venga messa a conoscenza della stampa estera, del mondo civile, dell'UNESCO, e di tutti coloro che ancora credono che Roma sia una moderna capitale europea. Sputtanamento globale, l'unico modo per risolvere definitivamente i problemi di questa città martoriata.

BREAKING NEWS: Sembra che la magistratura abbia messo sotto sequestro l'Ufficio Affissioni, per motivi inerenti la fantomatica Delibera 37.

Speriamo sia il primo passo per sconfiggere definitivamente questa piaga.

Il quarto mondo è alle porte



Compro oro, distributori automatici di bevande e alcolici, venditori di calzini e mutande, caldarrostari, pannocchiari, pataccari, vu cumprà, cocco bello, souvenir, cineserie e zingaraggini varie. E ancora, videopoker, slot machine, spaccio sottobanco. Dal centro alla periferia. Roma ormai sta diventando una unica gigantesca favelas di camorrine e zozzate da paese sudamericano. Porte aperte a cani e porci, in barba a qualsiasi vincolo e tutela della qualità del commercio. Una città imbuzzurrita, involgarita, barbarizzata. Distributori automatici di alcolici anche a Trastevere, a Campo de' Fiori, davanti a Piazza Navona. Alemanno fa l'ordinanza che vieta il consumo di alcol dopo le 23, ma qui chiunque può comprarsi una bottiglia di birraccia e ubriacarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche un ragazzino, basta che infila i soldi. Una presa per il culo colossale. Una zingarata, uno schifo assoluto. La cricchetta dei buzzurri avanza e continua a mangiarsi pezzi di città nel menefreghismo generale dei residenti, che in centro sono troppo impegnati a far la guerra ai tavolini dei ristoranti per rendersi conto di come stanno regredendo allo stato primordiale. Le strade ormai pullulano di negozi di chincaglieria, patacche cinese, cocomerari, kebabbari, pizza surgelata, mercatini improvvisati su cassette della frutta che una volta sgomberati si trasformano in cumulini di carte e cartonacci. Per le strade, cimiteri di sacchetti ricolmi di monnezza e topi che scorrazzano liberamente sui sampietrini. Questo sta diventando Roma. Il quarto mondo è alle porte. Fermiamo i barbari! Leggetevi questo articolo di Repubblica.

Scenari urbanistici da quarto mondo

giovedì 17 novembre 2011


Una invasione incontrollata di cartelloni, manifesti e pubblicità selvatica. Un intero ponte incartato, manco fossimo nell'America Latina anni '90. In violazione di chissà quante norme del Codice della Strada. Una città imbarbarita in maniera ignobile. Siamo all'uscita della Stazione Termini, e sembra di essere nel cuore di una città del quarto mondo. Invece siamo a Roma.

Beccati! Con le mani nella marmellata



Basta un attimo, accosto la macchina, apro lo sportello e... hop! Beccati!! Pizzicati con le mani nella marmellata!!! Ecco come, in pieno giorno e nel menefreghismo generale due ragazzi contribuiscono a deturpare la propria città impiastricciandola di adesivi. Per 10, 20, 30 euro, non di più. Questa foto è stata scattata da Riccardo. Bel colpo!

Siamo un popolo di pecettari

mercoledì 16 novembre 2011


Foto scattata in Via di Acqua Bullicante (VI Municipio), civico 140. A che serve abbellire i marciapiedi con i ciottoli se poi, al primo lavoro di manutenzione (lavori eseguiti per conto o da parte di Italgas, considerando che la "toppa" parte dal lato strada e finisce accanto ad un tombino del gas?), si rattoppa tutto a quella maniera? Purtroppo non è l'unica "toppa" d'asfalto, altre della stessa grandezza ci sono nello stesso tratto della via. (Gaio)

Il solito modo romano (incivilissimo) di rattoppare le cose. Una pecetta e via, risolto il problema, e chissenefrega se il risultato è rivoltante dal punto di vista estetico. Siamo gente incivile, ignorante e totalmente priva di buon gusto. Da noi il concetto di arredo urbano non esiste. Viviamo come le bestie.

Non vuoi la multa? Sconocchialo!

martedì 15 novembre 2011


Mai come in questi anni abbiamo assistito a una simile strage di segnali stradali. Che sia il nuovo giuoco con cui i selvatici abitanti della Città Eterna si dilettano? A noi il dubbio che è venuto è un altro. Quel pezzettino di strada è sovente percorso contromano, di retromarcia. Ma i vigili sono spesso in agguato, e allora ecco lo stratagemma ingegnoso: vuoi evitare la multa? Sconocchia il palo e buttalo per terra. Così se ti multano puoi fare ricorso. Ormai Roma è un cimitero di pali caduti, pali piegati, pali segati, pali girati, pali ruotati, pali resi invisibili dagli stickers. Siamo in piena giungla. NB: Qui siamo in Via Corrado Segre, davanti all'Università di Roma Tre.

L'università transennata



Chissà cosa penseranno gli studenti Erasmus venuti da paesi civili a studiare a Roma. Questo cancello dell'Università Roma Tre è ancora chiuso, nonostante siano ampiamente passate le 7 (orario di apertura). Davanti una bella transenna abbandonata da qualche vigile evidentemente abituato a vivere come uno Zulù. Già, i vigili urbani. Ti dicono che sulle strisce le macchine non si possono parcheggiare, ma le loro zozzissime transenne a quanto pare si. Eccola lì, tronfia, monca, zozza e ingombrante, abbandonata davanti al portone, sulle strisce pedonali. Che poi parliamone... ma voi le strisce pedonali riuscite a vederle? E del motorino in sosta vietata, delle scritte sui muri, della favelas di fogliacci appesi alla grata, vogliamo parlarne? Questa è Roma.

Decoro Day al XVIII Municipio

lunedì 14 novembre 2011


Il XVIII Municipio sta diventando una specie di oasi felice nella lotta al degrado. Sabato scorso si è svolta una passeggiata antidegrado organizzata dal Presidente del Municipio Daniele Giannini, alla quale hanno partecipato squadre dell'AMA, i Volontari per il Verde, i PICS (per accertare le violazioni in merito alle affissioni e ai volantini abusivi) e alcuni blog antidegrado. Era presente anche l'Assessore all'Ambiente Marco Visconti. L'intervento di pulizia si è svolto in pieno giorno, di mattina, tra la gente che passava. Unanime approvazione da parte dei passanti, per una iniziativa che ha legato insieme l'impegno del Municipio e la passione del volontariato civico dei cittadini romani. E' stata ripulita la zona di Piazza Irnerio e Via Boccea. Una iniziativa che verrà senz'altro ripetuta, e che potrebbe diventare una sorta di appuntamento fisso per i residenti del XVIII Municipio. Una sorta di laboratorio permanente nella lotta al degrado, e già si parla di un calendario di eventi futuri. Grazie a chi ha reso possibile questo evento, a Stefano, a Daniele Giannini e a tutti i volontari che vi hanno partecipato. Godetevi il video, e alla prossima!

Domani mattina non prendete impegni

venerdì 11 novembre 2011


Sabato 12 alle ore 10 di mattina, appuntamento a Piazza Irnerio angolo Via Boccea. Il XVIII Municipio ha organizzato una passeggiata antidegrado per ripulire le strade da affissioni e stickers pubblicitari abusivi. Ci sarà anche l'occasione per testare di nuovo il prodotto antigraffiti e cancellare qualche scritta selvaggia da muri e saracinesche. Nel XVIII Municipio si sta formando un bel gruppo, anche grazie all'azione del suo vulcanico e instancabile Presidente Daniele Giannini, sempre in prima linea nella lotta al degrado, e ovviamente al nostro Stefano, un punto di riferimento per la lotta al degrado del suo quartiere. Proviamo a far crescere ancora questo movimento. L'appello è rivolto a tutti e in particolare ai residenti del Municipio XVIII. Ci vediamo sabato mattina, portate ogni cosa che possa essere utile, taglierini, forbici, carta vetrata, spatoline e quanto altro riterrete opportuno. Non mancate!

Nuovo blitz di Fabrizio a Marconi

giovedì 10 novembre 2011


Ciao a tutti, Vi mando un po' di foto con dei prima/dopo dell'ultima passeggiata che ho fatto a Via Oderisi da Gubbio il 28 ottobre. Completata la bonifica adesivi da Piazzale della Radio a Via Grimaldi. A presto! Fabrizio.

Chi ci scrive è il nostro amico Fabrizio, che certamente avrete riconosciuto e di cui ricorderete il memorabile blitz di un paio di mesi fa. Fabrizio è romano di nascita, ma attualmente lavora e risiede a Vienna. Quando torna a Roma, una volta al mese, dedica parte del suo tempo a ripulire la città. In particolare si dedica alla rimozione di affissioni abusive e di stickers. Nel complimentarci con lui per il suo straordinario impegno civico, invitiamo tutti (specialmente chi a Roma ci vive ogni giorno) a impegnarsi nella salvaguardia e tutela del decoro urbano della nostra città.

Il "castello di cartelloni" cade a pezzi!

mercoledì 9 novembre 2011


Dalle colonne di Repubblica arriva un'altra mazzata alla cricca cartellonara e ai suoi referenti politici. Leggete questa intervista di Laura Mari al Presidente della IGPDecaux, che denuncia l'intollerabile livello di barbarie con cui è stato organizzato e pianificato a tavolino lo stupro di Roma.

"In nessuna città del mondo c'è una giungla di cartelloni pubblicitari paragonabile a quella di Roma. Per risolvere la situazione bisogna ripartire da zero e per questo siamo pronti a togliere dalla Capitale i nostri 300 impianti installati sulle strade di Roma". L'affondo è di Flavio Biondi, presidente di IgpDecaux, multinazionale leader nel settore della comunicazione e pubblicità esterna. A Roma l'azienda ha vinto l'appalto per le affissioni pubblicitarie nella metropolitana, sugli autobus e sui tram. Una posizione, quella del presidente Biondi, molto simile a quella del presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, che proprio nei giorni scorsi su Repubblica aveva annunciato: "Telecom Italia non farà più pubblicità sugli impianti stradali della Capitale".

Presidente Biondi, l'IgpDecaux fa parte di una multinazionale che opera nel mercato della pubblicità di molte città del mondo, da Los Angeles a Sidney, da Milano a Londra. A Roma riscontra delle anomalie?
"La città è invasa da migliaia di impianti che vengono installati spesso senza alcun rispetto delle regole prescritte dal codice stradale. Siamo di fronte a una deregulation che danneggia tutti e che, di fatto, è stata sanata".

Sta dicendo che le istituzioni hanno condonato gli impianti abusivi?
"Il Comune di Roma ha istituito un sistema in base al quale, tramite il meccanismo dell'autodenuncia, qualsiasi ditta che ha installato dei cartelloni paga un canone in cambio del quale ottiene l'inserimento in una banca dati. Per fare cassa il Comune ha condonato gli abusi e ha autorizzato questo scempio".

A Roma operano le ditte che installano i cartelloni sono oltre 400. Il settore ha subito delle ricadute economiche?
"Gli impianti sono ormai troppi e in questi ultimi anni la cartellonistica su strada ha perso circa il 50 per cento del valore. Questa giungla di pubblicità danneggia tutti".

I danni maggiori sono per le aziende di pubblicità esterna?
"Non solo. A essere danneggiati sono anche gli investitori, perché non sanno se la loro pubblicità andrà a finire su un impianto regolare o no. Per questo mi trovo perfettamente d'accordo con la posizione del presidente di Telecom, Franco Bernabè, che ha annunciato che l'azienda non farà più pubblicità sui cartelloni installati nelle strade di Roma".

Per risolvere la situazione secondo lei cosa dovrebbe fare il Comune?
"Bisogna ripartire da zero. Togliere tutti gli impianti, fare un efficace piano regolatore e poi concedere nuove autorizzazioni per un numero limitato di cartelloni. In questa ipotesi, l'IgpDecaux è pronta a lanciare un segnale chiaro al Campidoglio rimuovendo tutti i suoi 300 cartelloni installati sulle strade di Roma. La pubblicità esterna non deve solo invadere lo spazio urbano ma può essere una utile fonte di finanziamento per sostenere i servizi di pubblica utilità come il trasporto pubblico e l'arredo urbano".

(10 novembre 2011)

Roma peggio di Brasile e Cina

martedì 8 novembre 2011


Magnifica intervista di Repubblica al Presidente di Telecom Italia Franco Bernabé, che parla chiaro senza peli sulla lingua, prendendo le distanze dalla cricca cartellonara. Roma è la peggiore città del mondo, ridotta a livelli di barbarie e inciviltà vergognosi. Roma peggio anche delle metropoli terzo mondo. Appoggio pieno ai comitati anticartelloni. E ancora, la promessa di non utilizzare più i catafalchi dei cartellonari per farsi pubblicità e un impegno ad esercitare una moral suasion nei confronti di altre aziende. Leggiamo l'intervista:

"Cartelloni pubblicitari: Roma è la peggiore città al mondo. Non viene tutelato il decoro e l'importanza storica e archeologica della metropoli". L'affondo sul caso Cartellopoli arriva dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè. Che annuncia: "L'azienda non farà più pubblicità sugli impianti stradali". Insomma la battaglia alla legalità parte dalla prima azienda di telefonia italiana che è tra i "big spender" cioè tra le società che investono di più in pubblicità.

Presidente, Roma è invasa di impianti pubblicitari: in alcune strade ce ne sono uno ogni otto metri, altre detengono il record di cartelli nello spartitraffico. Cosa ne pensa?
"La situazione romana non ha eguali nel mondo. Neanche nei Paesi in via di sviluppo ho mai visto una tale indecenza".

Ad esempio?
"San Paolo, in Brasile, era un caso analogo a Roma. Poi hanno fatto un'ordinanza per promuovere il decoro. E oggi sono vietati tutti gli impianti pubblicitari. A Pechino non c'è un cartellone. Pensi che lì, nonostante la siccità, tutte le aiuole sono sempre perfettamente fiorite".

In Europa e in Italia invece com'è la situazione?
"In Europa c'è massimo rispetto e tutela, salvo la Francia che ha però regole molto rigide, la giungla romana non l'ho mai vista. Anche in Trentino hanno vietato l'installazione di cartelloni stradali".

Roma, insomma, conquista la maglia nera.
"Sì. Negli ultimi dieci anni la situazione è peggiorata, ma solo negli ultimi due è diventata devastante".

Alcuni comitati domani (oggi per chi legge, ndr) scenderanno in piazza. E due anni fa hanno raccolto diecimila firme per modificare il regolamento sulle affissioni...
"Appoggio e sostengo i comitati. Come Telecom posso dire che aboliremo la pubblicità sugli impianti stradali ma manterremo ovviamente quella negli aeroporti e nelle stazioni. Una città come Roma non dovrebbe avere neanche un cartellone".

È capitato, però, anche all'azienda di cui lei è presidente di fare pubblicità in strada.
"Sì, ma la percentuale della pubblicità su strada è bassissima rispetto a quella che facciamo su internet o in tv. Noi non la gestiamo direttamente, ma ci affidiamo a delle agenzie pubblicitarie. E ci sono fenomeni che sfuggono al nostro controllo".

Cosa intende fare per fronteggiare il problema?
"Sto riorganizzando il settore e avvierò un'azione di moral suasion anche con altre aziende. Sono in gioco la sicurezza urbana e stradale oltre che il decoro".

(04 novembre 2011)

Buone News da Cartellopoli!



Ci scrive l'Ufficio Stampa della Polizia Locale di Ciampino per comunicarci l'esito di una maxioperazione contro cartellone selvaggio e affissioni abusivi (sopra la foto in allegato; clicca per ingrandire).

Continua l'attività di repressione dell'abusivismo in tema di affissioni e pubblicità, attraverso la quale il Comando di Polizia Locale di Ciampino e la S.T.S. Multiservizi (società affidataria del servizio affissioni e pubblicità comunale) hanno provveduto alla rimozione di decine di impianti installati abusivamente lungole principali vie cittadine.

L’attività - iniziata prima dell'estate - ha permesso di accertare solo oggi, in particolare su Via dei Laghi, Via del Sassone e Via Doganale infrazioni di ogni tipo: dai manifesti e cartelloni affissi sui pali della pubblica illuminazione e sulla segnaletica stradale, alla presenza di segnali di indicazione stradale abusivi installati su pali non autorizzati, fino alle "vele" fisse e non circolanti ad impianti ed addirittuta maxi plance posizionate sulle principali arterie cittadine senza autorizzazione. Il tutto, inoltre, senza versare alcun euro nelle case comunali, per una evasione che si stima in tutta la Città pari a diverse decine di migliaia di euro.

Per ogni messaggio abusivo la Polizia Locale ha applicato sanzioni che vanno dai 200 a 500 euro con rimozione del messaggio in caso di violazione al regolamento di Polizia urbana, ai 398 euro nei casi di violazione al Codice della Strada (con sanzione accessoria dell'obbligo di rimozione da parte del trasgressore entro 10 giorni dal ricevimento della notifica, pena rimozione coatta da parte del Comune con ulteriori 4.455 euro più spese a carico del trasgressore in caso di non ottemperanza nei tempi previsti). Nel caso delle "vele", sono state tutte sanzionate oltre alla rimozione di una di esse parcheggiata nei pressi dell'intersezione all'ingresso del Cimitero comunale, dove era collocata strategicamente nei giorni di maggiore afflusso dei parenti dei defunti.


Per quanto riguarda i manifesti abusivi, questi sono stati coperti con manifesti a firma della S.T.S. ove viene indicato l'abuso e viene inoltre ricordato come l'affissione regolare costa, sia all'azienza che alla collettività, molto meno di quella abusiva.

Il servizio si pone come obiettivo quello di “ripulire” e restituire al necessario decoro le strade, oltre a sanzionare le attività produttive (molte di altri comuni) che pubblicizzano la proria attività senza il rispetto delle norme, a discapito delle attività regolari che utilizzano plance e impianti autorizzati, pagando le imposte al concessionario autorizzato. L'opera di sanzione e rimozione viene ripetuta tutte le settimane, almeno una volta, fino al completamento delle rimozioni degli impianti abusivi.

Estirpare i cartelloni da Roma!

lunedì 7 novembre 2011


Estirpare tutti i cartelloni da Roma, la nostra missione. Una città civile non può utilizzare questa barbara, primitiva, degradante, cafonissima forma di pubblicità. La Città Eterna non può essere ridotta a una giungla, sfigurata da centinaia di migliaia di catafalchi abusivi. Ormai non esistono più paragoni per descrivere l'orrore, il raccapriccio, lo schifo, il cattivo gusto che abbiamo raggiunto. Nemmeno le città sudamericane, nemmeno l'Est Europa, nemmeno la Cina. La fogna, il buco del culo del mondo, siamo noi: ROMA. I cartelloni vanno estirpati tutti, uno per uno. E' una lotta contro la barbarie, civiltà contro inciviltà. Difendiamo Roma da questo schifo.

Sabato mattina il Comitato Promotore della Delibera di Iniziativa Popolare ha manifestato tutto il suo sdegno contro l'invasione cartellonara in Piazza dell'Aracoeli, ai piedi del Campidoglio, raccogliendo una clamorosa ovazione da parte dei passanti. Nelle stesse ore arrivava una seconda terribile notizia. La compagna del ragazzo morto sfracellato contro un cartellone abusivo non ce l'ha fatta. E così i morti sulla coscienza dei responsabili di questo scempio salgono a due. Il Comitato Promotore annuncia che offrirà assistenza legale alle famiglie delle vittime.

Noi a Roma famo così

venerdì 4 novembre 2011


Lo sapevate? Esiste un modo per evitare le multe. Staccando i pali dei segnali stradali e adagiandoli a terra. "A Roma famo così da un sacco di tempo, e ce dice sempre bene". Guardate che schifo. Quel segnale stradale starà lì da settimane e nessuno si è nemmeno degnato di tirarlo su e rimetterlo al suo posto. Per la cronaca, siamo davanti alla Stazione Trastevere.

"Non possiamo toccarli, sono autorizzati"



Ormai un classico qui su Riprendiamoci Roma: la fantomatica fermata "San Paolo Basilica" della Metro B. Assediata come sempre da un manipolo di puzzolentissimi pataccari. Guardate i furgoni piazzati in curva, in doppia fila, in mezzo alla strada. Guardate i marciapiedi mangiati dai loro tavolacci. "E in caso di evacuazione della metro, che sò, per un attentato?" E' questa la domanda che ho rivolto a un paio di vigili di passaggio. Entrambi hanno scosso le spalle. "Eh, lo sappiamo, ma non possiamo farci nulla. Questi qui sono autorizzati". Mi spiegano che una volta gli ambulanti si trovavano in un altro punto dello slargo e sono stati spostati qui da qualche anno. "Ma hanno tutto in regola, noi non possiamo toccarli". Ecco come deve sentirsi un romano che ama la sua città: totalmente abbandonato e impotente. Una piccola soddisfazione, però, me la sono tolta. Su mia segnalazione i due vigili hanno obbligato gli ambulanti a spostare i furgoni. Senza fargli la multa (quella no, è riservata a noi romani) ma almeno hanno sgomberato quella curva pericolosissima. E voi cosa aspettate? Quando vedete simili scenette di inciviltà non esitate a protestare. Tartassate i vigili, chiedete loro di fare le multe. Dobbiamo stargli col fiato sul collo. Dobbiamo fargli capire che la gente, tutto questo, non lo tollera più.

Contro Cartellopoli, tutti in piazza!

giovedì 3 novembre 2011


Riceviamo e pubblichiamo (dal blog Basta Cartelloni a Roma):

E' il momento di gridare basta. Di farlo compostamente e civilmente. Ma con durezza e indignazione. Sabato 5 novembre, alle ore 11.00 appuntamento a piazza dell'Ara Coeli, accanto ai capolinea degli autobus di piazza Venezia, per una grande e pacifica manifestazione. Tutti i lettori, i simpatizzanti, gli animatori del nostro e degli altri Blog anti-degrado di Roma, sono chiamati a partecipare e a far sentire la loro voce. Chiederemo conto alla Giunta e al Consiglio Comunale della situazione indegna della cartellonistica a Roma.

La sicurezza stradale è sempre più a rischio come dimostrato dalla tragedia avvenuta nelle ultime ore in via Tuscolana. Il decoro della città è devastato dalle migliaia di cartelloni piantati ovunque, come se Roma fosse terra di nessuno. I beni artistici e architettonici di quella che fu la Capitale del mondo e che oggi vorrebbe essere la Capitale di Italia, sono nascosti, violentati, cancellati da orrendi impianti installati senza controllo. La legalità e il rispetto delle regole sono stati accantonati per lasciare spazio alla prepotenza del più forte e del più furbo.

Questi alcuni dei temi e degli slogan della manifestazione di sabato. Mosteremo ai romani e ai turisti di passaggio alcune gigantografie di strade del centro e della periferia sfigurate dai cartelloni. E chiederemo a gran voce l'approvazione della Delibera di Iniziativa Popolare, per la quale hanno firmato oltre 10mila persone. E poi ci sarà una sorpresa che farà piacere a tutti coloro che amano Roma e hanno a cuore il suo decoro. I cittadini con le loro azioni possono cambiare quello che sembra immutabile. Ritroviamoci tutti, sabato mattina 5 novembre, alle ore 11.00 in piazza dell'Ara Coeli, accanto ai capolinea degli autobus. Diffondete e passate parola.

BREAKING NEWS: I Cartelloni uccidono

mercoledì 2 novembre 2011


Uno schianto tremendo contro un cartellone abusivo. La vetrata che va in frantumi, il metallo che si accartoccia. Se ne va così la vita di un ragazzo di appena 30 anni. Spezzata da un cartellone abusivo, piazzato "de nascosto" su uno spartitraffico. Ucciso dal mancato rispetto del Codice cella Strada, ridotto a un rotolo di carta igienica con cui pulirsi il culo dai responsabili del nuovo stupro di Roma. Noi semo noi e voi non siete un cazzo. E quindi ce ne freghiamo. Non sono bastate diecimila mila firme di romani imbufaliti, né la denuncia da parte di decine di blog e giornali, né la diffida dai parte dei Comitati, nemmeno una interrogazione parlamentare, per far fare marcia indietro ai responsabili di questo scempio. Ora, dopo una serie lunghissima di incidenti più o meno gravi (l'ultimo appena pochi giorni fa), è arrivato il morto. E sarà il primo di una lunga serie. La Delibera di Iniziativa Popolare è l'unica vera arma per porre fine a una scia di sangue annunciata. Per riportare a uno stato civile una città barbarizzata, stuprata, martoriata, uccisa e rosicchiata fino al midollo. Ora vedremo con quale faccia di bronzo qualcuno si azzarderà a votare contro.

Per leggere e commentare la notizia: Basta Cartelloni a Roma, Cartellopoli, Repubblica, Messaggero. Linkate e condividete sul vostro facebook!

Ecco come abbiamo ridotto Roma



Un desolante quadretto tipico romano. Da un marciapiede ricolmo di monnezza sbucano fuori i moderni monumenti all'inciviltà italica. Un bel cartellone, inutile e inutilizzato. Questa è la Roma di oggi. Ecco come siamo riusciti a devastare la città culla della civiltà Occidentale. Oggi vediamo solo macerie. Monnezza e cartelloni.

Letteralmente circondati dalla monnezza



Ormai l'AMA ha gettato bandiera bianca. A simili scenette dovremo abituarci, perché saranno sempre più frequenti. Non c'è quartiere che si salvi dall'ondata di monnezza. Il tutto nell'indifferenza e nel menefreghismo generale. Paghiamo la tassa sui rifiuti per dar lavoro a una massa di incompetenti raccomandati, e questo è il servizio che riceviamo in cambio. Una città incivile, che merita di finire assediata dai ratti.

La prima causa di sporcizia delle strade

martedì 1 novembre 2011


Ecco perché combattiamo questa forma barbara e primitiva di pubblicità. Guardate che fine fanno i cataloghi dei supermercati distribuiti sui tergicristalli delle auto. Almeno uno su tre finisce regolarmente in terra all'arrivo del proprietario dell'auto non interessato. Ci sarebbe anche un'ordinanza che vieta questa pratica, ma come potete ben capire, non è un deterrente sufficiente per porre fine al fenomeno. Le multe per chi sgarra sono ridicole e i vigili nemmeno le fanno. Questa è Roma, signore e signori. Allora, vogliamo riprendercela o no questa città caduta in mano ai barbari?

Non stupiamoci poi se durante un'acquazzone questa massa di monnezza, trascinata dall'acqua, finisce per ostruire i tombini. Con le conseguenze che tutti abbiamo imparato a conoscere.

I nuovi cestini di Roma



Ecco il nuovo modello di cestino adottato a Roma. Marciapiedi triturati e sistemati a mo di recipiente per contenere i rifiuti. Qui siamo su Viale Trastevere, ma scene orrende come questa si possono osservare ovunque qui a Roma. Quando lo capiremo che i marciapiedi fatti a cazzo di cane fanno spendere più soldi e non meno soldi? Quando lo capiremo che a Roma servono più cestini per i rifiuti (ben tenuti e a prova di vandalo) e multe severissime per chi sgarra? Quando lo capiremo che il degrado ambientale genera degrado sociale? Forse mai, forse troppo tardi per rimediare. La situazione ormai è irrisolvibile. Abbiamo trasformato i romani in animali.

Non stupiamoci poi se durante un'acquazzone questa massa di monnezza, trascinata dall'acqua, finisce per ostruire i tombini. Con le conseguenze che tutti abbiamo imparato a conoscere.

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